Home / Attualita’ / “Il cambiamento che vogliamo”. Proposte femministe per il dopo Covid19

“Il cambiamento che vogliamo”. Proposte femministe per il dopo Covid19

Quali cambiamenti occorrono per trasformare in opportunità la crisi generata dalla pandemia Covid19? Cosa fare per andare oltre un sistema economico, sociale e culturale diventato palesemente insostenibile perché continua a escludere le donne, crea profonde ineguaglianze e sfrutta voracemente le risorse naturali e i corpi senza garantire benessere per tutti/e?

Un ampio gruppo di donne femministe attive su diversi temi e di diversa provenienza storica e teorica – rappresentanti di associazioni e organizzazioni femministe e femminili, di organizzazioni della società civile e di ONG, oltre a singole esperte – coordinato da D.i.Re Donne in rete contro la violenza ha provato a rispondere a queste domande con il Position Paper Il cambiamento che vogliamo. Proposte femministe a 25 anni da Pechino, concentrandosi sulle sette aree critiche identificate come prioritarie dalle Nazioni Unite per rilanciare e attualizzare la Piattaforma d’azione di Pechino, adottata all’unanimità da tutti i paesi del mondo 25 anni fa, nella storica IV Conferenza mondiale delle donne.

“La Conferenza di Pechino aveva suscitato grandi speranze di uguaglianza e diritti. Speranze andate progressivamente deluse per i diversi ambiti dei diritti delle donne ”, constata Marcella Pirrone, avvocata e presidente di WAVE, la rete europea dei centri antiviolenza, che insieme a Elena Biaggioni, avvocata e referente Gruppo avvocate D.i.Re, Claudia Pividori, esperta di diritti umani del Centro Veneto Progetti Donna e Alice degl’Innocenti, vicepresidente del centro antiviolenza Vivere Donna Onlus, ha coordinato i lavori per D.i.Re con il supporto di Daniela Colombo, economista dello sviluppo e attivista del movimento femminista internazionale.

Nel luglio del 2020, 25 anni dopo, “siamo nel mezzo di una crisi sanitaria, economica, sociale, psicologica, non preannunciata e senza precedenti”, fa notare Daniela Colombo. “Nei primi sei mesi del 2020 le donne hanno retto l’intero paese con il lavoro di cura nell’ambito delle relazioni familiari, delle strutture socio-sanitarie e scolastiche, e con professionalità trasversali all’intero mondo occupazionale. La pandemia ha rivelato lo scarto fra ciò che le donne fanno e il loro riconoscimento nello spazio pubblico. Indubbiamente, tale scenario è il risultato di un sistema politico, economico e sociale gestito a grande prevalenza da uomini”.

Il cambiamento che vogliamo. Proposte femministe a 25 anni da Pechino offre alle istituzioni una serie di proposte che costituiscono una forte presa di posizione politica nutrita dall’esperienza concreta di chi da sempre lavora per il miglioramento della condizione delle donne, consapevoli che il movimento femminista ha saputo innescare – in Italia e ovunque – il più sensibile, ampio e condiviso cambiamento che la storia ricordi per ripensare il mondo e costruire benessere per tutti/e.

“Proprio come il movimento femminista, 25 anni fa, aveva ampiamente contribuito a fare della Piattaforma di Pechino un testo visionario eppure condiviso dai governi”, afferma Antonella Veltri, presidente di D.i.Re, “questo Position Paper, elaborato insieme a tante donne e organizzazioni, inserisce nelle politiche post lockdown lo sguardo femminista per affrontare alla radice le disuguaglianze che viviamo”.

Al Position Paper Il cambiamento che vogliamo. Proposte femministe a 25 anni da Pechino hanno contributo esperte di numerose organizzazioni aderenti alla rete D.i.Re e di Action Aid, AIDOS, Amnesty International, Be-Free, CGIL, COSPE, Differenza Donna, Donne in Quota, Donne in nero, DonnexDiritti Onlus, Escapes, LEDHA FISH e FISH, CPO FNSI, USSI, Forum Associazione Donne Giuriste, GIUdIT, GiULia, IF, Ladynomics, LeNove, Associazione Orlando, Coop. Soc. PARSEC, SCoSSE, CPO Ordine dei medici, Associazione italiana donne medico, SNOQ Torino, USIGRai, Università di Padova e progetto AGEMI, Università di Modena e Reggio Emilia, Università di Bologna e progetto Alice, Rete italiana contraccezione e aborto Pro Choice, oltre ad alcune esperte indipendenti.

“Le donne, nelle organizzazioni e nei movimenti, non hanno mai smesso di far sentire la loro voce”, sottolinea Antonella Veltri, “facendo proprie battaglie contro le molteplici discriminazioni che colpiscono le donne, legate alla classe sociale e ai processi di impoverimento, al razzismo, alla sessualità e alle discriminazioni di genere”.

“Se da un lato si è messa in luce la capacità di queste discriminazioni di rafforzarsi reciprocamente”, prosegue Veltri, “dall’altro si è rafforzata la posizione che riconosce alle donne una complessità sociale, politica e storica che permette di tracciare alleanze riconoscendo scelte, sguardi, posizioni, identità, come fa questo Position Paper”.

Il Position Paper Il cambiamento che vogliamo. Proposte femministe a 25 anni da Pechino sarà presentato ai media nella conferenza stampa organizzata in collaborazione con DireDonne e l’agenzia di stampa Dire, a Roma e in diretta streaming giovedì 9 luglio dalle 10.30 alle 12, con gli interventi di alcune delle autrici come da programma in calce.

 

PROGRAMMA

Saluti
Antonella Veltri, presidente di D.i.Re – Donne in rete contro la violenza (in collegamento video)

Contesto e visione d’insieme del Position Paper
Daniela Colombo, economista dello sviluppo, Effe Rivista femminista e D.i.Re, e Claudia Pividori, esperta di diritti umani, D.i.Re e Centro Veneto Progetti Donna, Padova

Partecipazione, accountability e istituzioni gender-responsive
Giovanna Badalassi, esperta di economia e politiche di genere, Ladynomics (video)

Sviluppo inclusivo, crescita condivisa e lavoro dignitoso
Stefania Pizzonia, presidente di LeNove – Studi e ricerche sociali

Diritti sessuali e riproduttivi e medicina genere-specifica
Stefania Graziani, sociologa, SNOQ Torino (video)

Violenza maschile contro le donne
Oria Gargano, già esperta per l’Italia presso l’Observatory on Violence against Women di EWL, presidente Be-Free – Cooperativa sociale contro tratta, violenze e discriminazioni (Roma)

Tratta
Maria Grazia Giammarinaro, giudice, Referente Speciale ONU sulla tratta degli esseri umani, vicepresidente GIUdIT – Associazione Giuriste d’Italia (video)

Discriminazioni multiple, migrazioni e traiettorie per asilo
Marina Della Rocca, antropologa, Bolzano (video)

Rappresentazione delle donne, discriminazione e stereotipi di genere nei media
Mimma Caligaris, giornalista sportiva e scrittrice, presidente della Commissione Pari Opportunità della FNSI – Federazione Nazionale della Stampa Italiana e vicesegretaria generale di USSI – Unione Stampa Sportiva Italiana (video)

Protezione, conservazione e rigenerazione dell’ambiente
Laura Cima, attivista ecofemminista e fondatrice di IF – Iniziativa Femminista  (video)

 

Modera la conferenza stampa
Elena Biaggioni, avvocata,  D.i.Re e Associazione Coordinamento Donne Onlus, Trento

 

 

Ufficio stampa D.i.Re

Cristiana Scoppa c.scoppa@direcontrolaviolenza.it – cell. 339 1488018

 

POSTI IN SALA LIMITATI

Registrazione obbligatoria inviando una mail a c.scoppa@direcontrolaviolenza.it entro le ore 16 di mercoledì 8 luglio 2020

 

DIRETTA STREAMING

Canale Youtube di D.i.Re https://tinyurl.com/y9kumy3b e pagine Facebook delle diverse organizzazioni che hanno contribuito alla redazione del Position Paper.

Scritto da Redazione

Ti potrebbe interessare

Assange: il destino del giornalismo nella “società del controllo” globale

di Stefano Zecchinelli ‘’Quando il fascismo getta la maschera, diventa sempre più importante denunciare l’ipocrisia, …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.