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L’impianto di Fukushima rischia di scoppiare?

Dopo aver appreso che Il “Department of Health and Human Services” ha chiesto 14 milioni di dosi di ioduro di potassio da consegnare entro e non oltre il primo di febbraio, è prevedibile che lo stesso governo federale abbia accusato la responsabilità di aver consentito, senza commentare, che fossero superati i limiti radioattivi assentiti nei cibi e di aver chiuso le centrali di controllo sulle radiazioni nucleari nella costa ovest.

Ecco perché ora ci si può preparare, nella più assoluta riservatezza, ad una futura fissione nucleare degli impianti di Fukushima.
Lo stesso tipo di fusione nucleare avvenuto a Fukushima è stato immaginato da eminenti scienziati, come quelli che, pochi mesi fa, hanno parlato denunciando i potenziali pericoli di Fukushima, durante il simposio scientifico tenutosi presso l’Università di Alberta. Scienziati come David Suzuki sono entrati nel merito ed hanno affermato che Fukushima è stata solo un terremoto devastante per il Giappone ma che con la eventuale ricaduta delle sue radioazioni potrà distruggere anche altre nazioni.

Durante la conferenza, Suzuki ha detto :

«Ho visto un articolo che dice che se il quarto impianto dovesse essere soggetto ad un terremoto, e quella zona è molto esposta, dovremmo non solo “dire bye bye al Giappone” ma “tutti gli abitanti della costa occidentale” del Nord America dovrebbero evacuare.»

E Suzuki non è l’unico che si preoccupa tanto, anche se Suzuki è forse uno dei pochi che ottiene l’attenzione dei media per il suo status e per la sua notorietà dovuta ai suoi sedici importanti riconoscimenti accademici e per essere il conduttore del popolare programma della CBC-TV, intitolato “The Nature of Things”.

Il Professor Charles Perrow, della Yale University, ha espresso preoccupazioni simili in un articolo intitolato eloquentemente “Fukushima Forever”, che mette in evidenza la gravissima minaccia di una catastrofe nucleare a causa di un errore umano, quando si tratta di rimuovere dalla centrale barre di combustibile esausto.

Un pericolo che di certo il governo degli USA riconosce come legittimo sulla base dell’analisi dei massimi esperti e che, senza dubbio, sta silenziosamente preparandosi ad affrontare da dietro le quinte. Perrow scrive:

E’ molto grave il pericolo che le barre di combustibile esausto che si trovano nella parte superiore della Centrale Nucleare Numero quattro, si spacchino sia per una tempesta o per un terremoto, ma anche in un tentativo fallito di rimuovere con attenzione ciascuna delle 1.535 barre per metterle al sicuro immagazzinandole nella piscina a 50 metri di distanza. Le condizioni della piscina dell’impianto Nr. 4, che si trova a 100 metri da terra, sono pericolose e, se due qualsiasi delle barre dovessero toccarsi, potrebbero causare reazioni nucleari incontrollabili. La radiazione che possono emettere tutte queste barre, se non mantenute sempre fredde e separate, richiederebbero l’evacuazione delle zone circostanti, compresa Tokyo. Proprio per l’emanazione di queste radiazione 6.375 barre che sono conservate nella piscina non hanno potuto essere raffreddate in continuazione,se per questo motivo si realizzasse una fissione nucleare, tutta l’umanità sarebbe minacciata per migliaia di anni.

E, in sordina, il “Department of Health and Human Services” USA sta stoccando enormi quantità di iodio, per prepararsi ad un evento di questo genere. Proprio stamattina, una fonte governativa mi ha detto che questo acquisto è davvero curioso sia per la quantità (14 milioni di dosi ) che per i tempi di consegna (entro il 1° febbraio), e va da sé intendere, per le esperienze del passato, che quando ci si trova di fronte ad un mega-acquisto-pubblico, del quale non si vede nessuna vera urgenza e nessun pericolo, ci si sta preparado a qualcosa di eccezionale.

La verità è che anche farsi una piccola scorta di ioduro di potassio di bassa di qualità – ed io, personalmente, non assumerei mai una pillola di iodio puro, nemmeno di quello della miglior qualità – sta diventando difficile perché nella popolazione si sta diffondendo la voce sulla pericolosità dell’espansione dei danni di Fukushima anche ad altre zone del pianeta. Molti produttori già stanno accumulando iodio greggio e lo trattano come una forma di investimento, con la consapevolezza che il fenomeno di Fukushima può benissimo scoppiare nei prossimi mesi. Per questo motivo, è stato difficile riuscire a brevettare la nuova formula dello iodio, che ha permesso a molti nel settore della produzione di aver cominciato a riempire i propri magazzini già da un bel po’ di tempo.

di Anthony Gucciardi

http://www.thetruthseeker.co.uk/?p=87698

Anthony Gucciardi è editor e fondatore del sito web di notizie alternative “www.Storyleak.com” , e ha fondato anche “www.NaturalSociety.com”, il terzo sito web nel suo campo del mondo. E’ anche una personalità dei media e analista apprezzato da emittenti radio e televisive , tra cui Drudge Report, Michael Savage’s Savage Nation, Coast to Coast AM, and RT.

Scritto da Redazione

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